Un Uomo

Un uomo naque, vissi, e poi morì. Questo è la favola che il mio papa mi diceva quasi ogni notte quando io lo domandavo per una favola. La domanda che sempre avevo era, com’era questo uomo? Cosa ha fatto con la sua vita e com’è il suo morte? La parte che mi interessa di più è il morto. Il mio favola, un po’ più lungo della favola del mio papa, comincia qua con il morto del un uomo.
Era una notte insolitamente caldo e tutta la gente della città arrivarono in piazza per celebrare il ventesimo di settembre. Questa festa sempre era molta lungo, con tutti i giovani ballando e bevendo fino a viene il sole. La festa era dedicata per i eroi che morirono nella guerra di indipendenza, ora quasi venti anni fa, ma gli eventi della quella tempo bruto sempre rimaneva nei menti de chi lo vissero. Era una guerra sporco. I soldati nazionalisti uccisero molti figli, donne, e qualche volta anche un bambino. Questa guerra passò sulla stessa terra che ballarono i piccoli figli. La unica cosa che dettero pace ai vecchi era la idea che sui nipoti non avrebbero vivere in una guerra cosi.

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